Ormai da
qualche tempo la nazionale brasiliana sta vivendo un momento poco felice dal
punto di vista tecnico. Fatta eccezione per il talento di Neymar e pochi altri,
la Seleção sta attraversando il classico momento di transizione.
Nulla a che
vedere quindi con il famoso Brasile del 1970 infarcito di campioni e capace di
annientare l’Italia nella finale mondiale di Città del Messico.
Ma quello
del 1970 era davvero il Brasile più forti di tutti i tempi? Potremmo discuterne
per ore e giorni; qualcuno direbbe di sì, qualcuno direbbe quello del 2002,
qualcun altro direbbe quello del 1982, nonostante il Mondiale sia stato poi
vinto dall’Italia.
C’è una
partita di quel Mondiale che ben identifica il Brasile di allora, la seconda
del girone contro la Scozia.
La Seleção è reduce dalla vittoria 2-1 contro l'Unione Sovietica, mentre la più modesta Scozia ha annientato 5-2 la Nuova Zelanda.
Teatro della sfida è l'Estadio Benito Villamarin di Siviglia per l'occasione tinteggiato di verdeoro, fatto salvo per un settore dove le cornamuse scozzesi si fanno sentire in mezzo a samba e balli sudamericani vari.
La chiara differenza tecnica viene azzerata dopo appena 18 minuti quando un bel tiro del terzino Narey si infila sotto l'incrocio dei pali della porta difesa da Valdir Peres.
Il giocatore del Dundee United e tutti gli scozzesi sugli spalti non possono credere ai loro occhi. Il grande Brasile è sotto.
Purtroppo per loro hanno svegliato il can che dorme. Dopo circa una quarto d'ora dal gol scozzese, una punizione ai limiti della perfezione di Zico batte Rough regalando il pareggio al Brasile.
La Scozia resiste fino all'intervallo, ma la furia verdeoro spazza via Wark e compagni già ad inizio ripresa.
Prima con un gol di Oscar, prezioso quanto tecnico difensore del San Paolo e poi con un delizioso pallonetto di Eder che scavalca Rough demolendo definitivamente le speranze scozzesi.
Il Brasile è sublime, in mezzo al campo Cerezo, Socrates e Falcao disegnano calcio. E' pura poesia. Le occasioni si susseguono, la Scozia non vede l'ora di andare sotto la doccia.
A chiudere una serata magica è falcao che a 5 minuti dalla fine fa partire una rasoiata che obbliga Rough a raccogliere la palla dal fondo della rete per la quarta volta.
Il Brasile è qualificato alla fase successiva dove verrà eliminato dall'Italia in una delle partite più belle della storia del calcio.
Se qualcuno considera quel Brasile il più forte di tutti i tempi, la partita di Siviglia è sicuramente un manifesto di quanto fosse sublime quella delizia verdeoro.
Matteo Maggio
La Scozia resiste fino all'intervallo, ma la furia verdeoro spazza via Wark e compagni già ad inizio ripresa.
Prima con un gol di Oscar, prezioso quanto tecnico difensore del San Paolo e poi con un delizioso pallonetto di Eder che scavalca Rough demolendo definitivamente le speranze scozzesi.
Il Brasile è sublime, in mezzo al campo Cerezo, Socrates e Falcao disegnano calcio. E' pura poesia. Le occasioni si susseguono, la Scozia non vede l'ora di andare sotto la doccia.
A chiudere una serata magica è falcao che a 5 minuti dalla fine fa partire una rasoiata che obbliga Rough a raccogliere la palla dal fondo della rete per la quarta volta.
Il Brasile è qualificato alla fase successiva dove verrà eliminato dall'Italia in una delle partite più belle della storia del calcio.
Se qualcuno considera quel Brasile il più forte di tutti i tempi, la partita di Siviglia è sicuramente un manifesto di quanto fosse sublime quella delizia verdeoro.
Matteo Maggio
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