martedì 22 ottobre 2019

L'IMPRESA DI ALEXANDER FABIAN

Nel linguaggio calcistico tante volte forse si esagera parlando di imprese ed eroi, ponendo troppa enfasi su determinate prestazioni sportive o prove individuali.
Va però precisato come agli albori del calcio agonismo ed epicità di coniugano al meglio, attraverso gesta sul campo e fuori di autentico ardore e sprezzo della propria incolumità fisica e del pericolo.
Un episodio calzante in tal senso è avvenuto il 6 giugno del 1925 sul campo dell'Hakoah Vienna, squadra che da lì a poco avrebbe festeggiato il suo primo ed unico titolo nazionale.
L'impresa nell'impresa è compiuta dal talentuoso portiere Alexander Fabian, per una volta protagonista lontano dalla propria porta.




A due giornate dal termine del campionato la squadra espressione della "forza" (Hakoah) ebraica si trova ad ospitare il Wiener Sport-Club in una gara necessariamente da vincere.

sabato 12 ottobre 2019

PRIMA DI IBRA C'ERA TROLLGUBBEN

Consultando le statistiche della nazionale svedese ci accorgiamo come Zlatan Ibrahimovic detenga il primato per reti segnate, 62, a conferma della tesi che lo vuole essere il miglior giocatori di tutti i tempi del paese scandinavo.
Senza entrare in diatribe o contese su chi invece possa essere il più forte Blågult della storia, vale la pena vedere chi si trova al secondo posto; d'acchito ci accorgiamo che a quota 49 troviamo un attaccante in attività negli anni'20 e 30, talmente forte da raggiungere tale quantitativo in appena 43 presenze, con la strepitosa media di 1,14 gol a partita.
Il fenomeno in questione si chiama Sven Rydell, calciatore famosissimo in patria, ma poco conosciuto al di fuori della stessa, per il fatto di aver giocato solamente con club svedesi e di non aver mai giocato un grande torneo per nazionali.



Restando nell'ambito quantitativo vanno evidenziate anche le 146 reti segnate in 168 partite di Allsvenskan, la massima competizione calcistica svedese, da lui vinta due volte nel 1925 e nel 1928 con la maglia dell'Örgryte.

mercoledì 2 ottobre 2019

CHI SI RICORDA DEL BAYER UERDINGEN?

Forse in pochi si ricordano come il colosso farmaceutico Bayer si stato legato calcisticamente legato ad un'altra città oltre a Leverkusen: dal 1953 la "fabbrica dell'aspirina" ha impresso il suo marchio sulla maglia della squadra di Krefeld, a seguito della fusione tra le locali Fc Uerdingen 05 e Werkssportgruppe Bayer AG Uerdingen.
L'apice di tale connubio, terminato nel 1995, avviene nel 1985, quando la squadra di Karl-Heinz Feldkamp conquista la coppa nazionale battendo nel più classico scontro tra "Davide e Golia" il forte Bayern Monaco.


Ad essere onesti la squadra di Krefeld nell'anno in questione è davvero una matricola terribile, in grado di concludere la Bundesliga al sesto posto subito a ridosso della zona valida per la qualificazione alla coppe europee.