Con il basco Javier Irureta in panchina il Deportivo La Coruna ha toccato l'apice assoluto in termini di prestigio e risultati, arrivando ad essere conosciuta in tutta Europa.
In tutto il continente si comincia a parlare di Super Depor, grazie alle splendide prestazioni della compagine biancoblu in Champions League, esemplificate dai due quarti di finale ottenuti nel 2001 e nel 2002 e dalla semifinale centrata nel 2004.
Proprio in quest'ultima edizione la squadra galiziana fa valere il proprio valore tecnico/tattico anche contro le squadra italiane, eliminando nell'ordine la Juventus ed il Milan (quest'ultimo rimontando clamorosamente in casa il 4-1 subito a San Siro).
Il Porto futuro vincitore della competizione mette fine alle velleità degli spagnoli, ma negli occhi di tutti gli appassionati resta il gioco intenso e metodico del Super Depor, riconosciuto da tutti come un modello da seguire.
Proprio in quest'ultima edizione la squadra galiziana fa valere il proprio valore tecnico/tattico anche contro le squadra italiane, eliminando nell'ordine la Juventus ed il Milan (quest'ultimo rimontando clamorosamente in casa il 4-1 subito a San Siro).
Il Porto futuro vincitore della competizione mette fine alle velleità degli spagnoli, ma negli occhi di tutti gli appassionati resta il gioco intenso e metodico del Super Depor, riconosciuto da tutti come un modello da seguire.
Tutto però ha inizio nella stagione 1999/2000 quando Irureta guida il Deportivo al suo primo e finora unico titolo nazionale, forgiando ed implementando una squadra dove talento e disciplina tattica si sposano alla perfezione
Il tecnico nativo di Irun propone un 4-2-3-1 a prima vista complesso, ma estremamente pratico sul campo, dove l'acume tattico dei singoli gioca un ruolo chiave nel successo del collettivo.
Il tecnico nativo di Irun propone un 4-2-3-1 a prima vista complesso, ma estremamente pratico sul campo, dove l'acume tattico dei singoli gioca un ruolo chiave nel successo del collettivo.