Il talento naturale è uno splendido e prezioso dono che madre natura assegna senza un apparente senso logico, andando a rendere speciale qualsiasi tipo di personaggio e di personalità.
Quando a tali doti si accompagna la giusta professionalità ed il corretto atteggiamento il risultato ottenuto è quello di una grande fuoriclasse.
Altre volte a beneficiare di doti fuori dalla norma sono personaggi “particolari”, in grado di utilizzare solo in parte le proprie abilità, dissipando in prima persona la possibilità di entrare nella storia del calcio.
L’elenco per entrambe le casistiche sarebbe lunghissimo, ma non vi è dubbio che nel secondo in questione è possibile fare la conoscenza di calciatori davvero unici e pittoreschi.
Tra atteggiamenti sbagliati e comportamenti fortemente controtendenza, potenziali fenomeni danno per scontato il loro fenomenale talento, arrivando ad utilizzarne pigramente solo una minima percentuale.
Talvolta la loro carriera arriva ad un certo punto ad essere brillantissima, salvo assumere dopo poco tempo la forma di una triste parabola discendente.
Un caso su tutti è quello di Omar Corbatta, ala destra talmente forte da essere paragonato al celebre Garrincha, del quale, ahimè, ha replicato in maggior misura gli eccessi e le dipendenze al di fuori del rettangolo di gioco.
Le sue qualità vengono subito notate nella natìa La Plata, dove l’Estudiantes non esita un secondo a mettere sotto contratto un ragazzino piccolo e gracile, dotato però di uno spunto e di una tecnica che lo rendono realmente immarcabile.