domenica 1 maggio 2016

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Il mondiale argentino del 1978 è passato alla storia del calcio per le note vicende legate alla junta militar, capitanata dal Generale Videla, che ha praticamente trasformato il torneo calcistico in una vera e propria propaganda per mettere in bella mostra la nazione argentina. Sappiamo benissimo che le cose andarono in maniera totalmente diversa. Tuttavia di quel mondiale un gesto è praticamente finito ben presto nel dimenticatoio.
Nella seconda partita del gruppo 2 si affrontavano, in quel di Cordoba, Germania Ovest e Messico. Entrambe le squadre erano reduci da due scialbe prestazioni: i tedeschi avevano impattato 0-0 nella gara inaugurale contro l’ostica Polonia, mentre i messicani erano stati spazzati via 3-1 dalla Tunisia, risultato passato alla storia in quanto fu la prima vittoria di una squadra africana nella fase finale di un mondiale.
Nonostante la classe (e la folta chioma) di Leonardo Cuellar, vero e proprio faro del centrocampo, i messicani erano più che consapevoli della netta inferiorità tecnica che avevano nei confronti dei tedeschi. Tentarono quindi di ingraziarsi il pubblico di casa nel tentativo di portarlo dalla propria parte. Ed infatti, prima degli inni nazionali, scesero in campo portando una grande bandiera argentina. Il pubblico di casa apprezzò ed iniziò ad inneggiare a favore dei messicani con qualche coro ed un nutrito numero di applausi.
Purtroppo per loro però, i tedeschi avevano una gran fame di vittoria dopo le critiche piovute nel post-partita contro la Polonia. Le doppiette di Flohe e Rumenigge chiusero il match sul 6-0 dopo i gol di Dieter e Hansi Muller nella prima mezz’ora.
Nell’ultima gara la Germania Ovest andrà incontro ad un altro 0-0 che le permetterà comunque di passare il girone grazie alla miglior differenza reti rispetto alla Tunisia; mentre il Messico rimedierà la terza sconfitta del girone chiudendo la rassegna con 12 gol al passivo.
Ciò che passerà alla storia è il grande gesto di umiltà e consapevolezza dei propri mezzi messo in atto dalla nazionale Tricolor.
 
 
 
Matteo Maggio

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