Il contesto del campionato scozzese è storicamente dominato dalla squadre di Glasgow, con sporadiche ed ormai datate interferenze di Aberdeen, Dundee United e delle due compagini di Edimburgo.
Nell'epoca di una calcio globalizzato dove il potere economico la fa da padrone, la posizione del Celtic è diventata una vera e propria egemonia, favorita dalla possibilità di acquisire giocatori fuori portata per gli altri club, nonché dai problemi finanziari che hanno ridimensionato al momento i Rangers.
Il fascino del calcio scozzese ricade molte volte nelle imprese compiute da qualche occasionale sparring partner, soprattutto nelle coppe nazionali, con i classici e meravigliosi Giant Killing.
Un piccolo club come il St.Mirren si è reso protagonista di una magnifica cavalcata in Coppa di Scozia nel 1987, quando nel magico contesto di Hampden Park ha sollevato l'ambito trofeo battendo in finale il Dundee United.
Tale indimenticabile ed al momento mai ripetuto trionfo viene nobilitato dal fatto che l'undici dei Buddies è composto interamente da giocatori scozzesi, agli ordini della figura paterna di Alex Smith.
Alcuni di loro sono delle vere e proprie leggende del club, come il portiere Israel Campbell Money, più di 400 presenze accumulate in 15 anni di costante militanza con i Buddies (preferiamo questo soprannome a Saints), comprese 8 storiche presenze nelle coppe europee. Al suo attivo anche due reti su rigore in campionato messe a segno contro Cowdenbeath e Clydebank.