martedì 28 aprile 2020

ADRIANO BASSETTO, CHI ERA COSTUI?

Il 22 settembre 1946 fa il suo esordio in seria A la neonata Sampdoria, nuova formazione genovese creata dalla fusione tra Sampierdarenese e Andra Doria, potendo mantenere il titolo sportivo della prima e sovvenzionarsi con le risorse della seconda.
La compagnia ligure scende in campo allo stadio nazionale contro la Roma, subendo tre reti dal Fornaretto Amedeo Amadei, ma riuscendo a segnare quello che risulta essere il suo primo gol nel massimo campionato. L'autore di tale marcatura è senza dubbio uno dei talenti più fulgidi del periodo, ma anche uno dei più sottovalutati e troppo presto dimenticati: il suo nome è Adriano Bassetto.



A dire il vero il suo nome dovrebbe suscitare qualcosa nella mente degli appassionati, principalmente per il fatto di aver segnato 149 reti nella massima serie italiana in 329 partite; tale imponente quantitativo assume maggior rilevanza se si pensa che il giocatore vicentino ha sempre giocato da mezzala, con il numero 8 sulle spalle o, a volte, con un più significativo numero 10.

venerdì 24 aprile 2020

JENO EUGEN VINYEI, PER I CECOSLOVACCHI EUGEN PRSOVSKY

Al termine del secondo conflitto mondiale la situazione geopolitca europea si presenta a dir poco caotica, con confini cambiati a seguito di trattati e territori scambiati tra gli stati vincitori.
In quel periodo sono in tanti le persone a non avere di fatto certezza della propria nazionalità, con le minoranze site in determinate nicchie visti e gestiti come veri e propri apolidi.
Il mondo del calcio non è esente da tale fenomeno, con tanti giocatori che, magari appena tornati dal fronte, si trovano in una situazione sportiva diversa, dovendo per forza adeguarsi variando non solo la propria nazionalità, ma talvolta anche il proprio nome.
Questo, infatti, è quando accade a Jeno Eugen Vinyei, terzino sinistro magiaro divenuto Eugen Prošovský per poter proseguire la carriera in Cecoslovacchia.



L'esterno nativo di Miskolc è una dei migliori interpreti del ruolo del periodo, ritenuto da molti un vero precursore di quel terzino fluidificante che solamente anni dopo troverà maggior applicazione in tutta Europa.

mercoledì 1 aprile 2020

IL DIFENSORE CON LA CARABINA

Se doveste trovarvi dalle parti dell'Estadio Palestra Italia a San Paolo, antica casa del Palmeiras, provate a chiedere ai tifosi locali chi per loro ha meglio rappresentato gli ideali del Verdão:  senza alcun dubbio i più attempati sostenitori vi risponderebbero Valdemar dos Santos Figuiera, difensore arcigno in campo per 584 volte con la squadra dello stato di San Paolo.




A dire il vero è molto più conosciuto con il nomignolo di Valdemar Carabina, derivatogli da un episodio particolare quanto raro capitato durante la sua carriera. Durante un match giocato sul campo di Pacaembu il baffuto difensore lascia partire un tiro di incredibile potenza che non lascia scampo al portiere avversario, portando il commentatore Mario Moraes ad esclamare:"Um tiro mais forte que o tiro de uma carabina!!!”.