Il trequartista è a tutti gli effetti il ruolo nel quale il talento e la follia possono trovare libero sfogo in campo, lasciando all'interprete l'arbitrio di decidere quando e come dosare quella magiche capacità avuto in dono.
Quasi impossibile per qualsiasi allenatore imprigionarne l'estro in schemi, rendendo inevitabile il talvolta tacito assenso di accettarne le irrispettose "croci", ma soprattutto le sublimi "delizie".
Indentificato quasi esclusivamente, il trequartista, indicato anche come fantasista a conferma di una particolare vocazione, è spesso un elemento allergico alle regole, spesso indolente e molte volte fiero del suo immane potenziale.
Sovente la capacità tecniche sono talmente elevate che basta una singola giocata per cambiare il corso di una partita, dando conferma a quelli che pensano che tali giocatori "valgono da soli il prezzo del biglietto".
Tali caratteristiche sembrano acuirsi quando si analizza il contesto calcistico dell'Europa dell'Est, dove gli usi e costumi sembrano spianare la strada alla proliferazione di tale elementi, tante in volte in bilico tra l'essere un valore aggiunto o un'estemporanea presenza.
Tra i tanti giocatori identificabili in questa descrizione, un prototipo perfetto è rappresentato dal rumeno Marcel Răducanu ,squisito centrocampista avanzato amante della giocata da urlo e fieramente indifferente a consigli, normative e leggi.
La natia Bucarest è il teatro della sua crescita sportiva, legata già saldamente alla blasonata Steaua, nella quale inizia la trafila delle giovanili a soli 10 anni.