L'Italia viene universalmente riconosciuta come patria di alcuni tra i più grandi difensori della storia del calcio mondiale, portando avanti tale felice tradizione già dall'era pioneristica.
Il Pallone d'Oro attribuito a Fabio Cannavaro dopo il Mondiale 2006 sembra essere sorta di risarcimento per tutti gli eccelsi campioni trascurati nelle decadi precedenti da una giuria talvolta troppo attenta a chi produce gol invece di evitarli.
Molti dei nomi che possono venire in mente in tale contesto sono autentiche leggende del nostro calcio, ancora nei ricordi e nel cuore di molti tifosi.
Se facessimo però un sondaggio in tale senso, solamente gli appassionati più attempati citerebbero il nome di Roberto Rosato, uno degli stopper più efficaci e completi che il movimento calcistico italiano abbia mai prodotto.
Il Pallone d'Oro attribuito a Fabio Cannavaro dopo il Mondiale 2006 sembra essere sorta di risarcimento per tutti gli eccelsi campioni trascurati nelle decadi precedenti da una giuria talvolta troppo attenta a chi produce gol invece di evitarli.
Molti dei nomi che possono venire in mente in tale contesto sono autentiche leggende del nostro calcio, ancora nei ricordi e nel cuore di molti tifosi.
Se facessimo però un sondaggio in tale senso, solamente gli appassionati più attempati citerebbero il nome di Roberto Rosato, uno degli stopper più efficaci e completi che il movimento calcistico italiano abbia mai prodotto.
Difensore solido e deciso, Rosato può essere identificato come un autentico "mastino", in grado di attaccarsi con puntiglio alla punta avversaria, lasciandogli idealmente davvero pochi palloni giocabile.