Quella
del “mundial” dimenticato, il mondiale di calcio che si presume sia stato
giocato nel 1942 (mai riconosciuto dalla FIFA), è una vicenda che per come c’è
concesso conoscerla, si colloca su un’ipotetica linea di demarcazione tra la
storia e la leggenda.
La storia vuole che in quell’anno il mondiale non fu
giocato, causa seconda guerra mondiale che dilaniava i paesi europei, quasi come
se non esistesse un domani; la leggenda narra invece l’opposto, che quell’anno
il mondiale si giocò.
In modo atipico e non convenzionale ma fu giocato nella
Patagonia Argentina, lontano dagli orrori della guerra e organizzato da un
conte di origini balcaniche emigrato, che risponde al nome di Vladimir Otz.
Si
narra che il suddetto aristocratico fosse un personaggio piuttosto stravagante
e molto ricco capace di comprare un palazzo antico nella vecchia Europa per poi
smontarlo e ricostruirlo nella Patagonia argentina. Nel 1941 Otz si era messo
in testa di organizzare in Patagonia il quarto mondiale di calcio e così
scrisse più lettere a Julies Rimet l'ideatore dei campionati del mondo; quest'ultimo inizialmente fu d'accordo, ma poi fece inspiegabilmente marcia
indietro.