Il talento puro di Gheorghe "Giga " Hagi gli più volte permesso di realizzare giocate da urlo, molte della quali effettuate con il suo magico piede sinistro, che gli è valso il ripetitivo e grossolano nomignolo di Maradona dei Carpazi.
In patria il fantasista di Săcele è chiamato invece Regele (Il Re), investitura che la dice lunga sull'importanza e sull'impatto che ha avuto sul calcio rumeno e non solo.
Pur prendendo le distanze dal qualsiasi accostamento con l'inimitabile Dies argentino, è pur vero che certi colpi geniali di Hagi con il piede mancino rientrano in pieno nella categoria propria dei fuoriclasse; il numero 10 della nazionale rumena accarezza letteralmente il pallone e con tocchi morbidi riesce ad imprimere traiettorie a scendere che sembrano realmente telecomandate.
Tra le tante vale la pena ricordarne una regalata con la maglia del Barcellona, realizzata all' Estadio Balaidos di Vigo, probabilmente ricordata da pochi per l'incredibile nebbia presente sul campo del Celta l'11 dicembre 1994.
La squadra allenata da Johan Cruijff sta vivendo una stagione di alti bassi, con il leggendario tecnico olandese impegnato a trovare la quadratura in un reparto offensivo che vede lo stesso Hagi, appena acquistato dal Brescia, impiegato accanto ad un altro talento cristallino dell'Europa dell'Est, il bulgaro Hristo Stoičkov, fresco Pallone d'Oro.