Il 21 marzo del 1937 allo stadio Prater si gioca una sfida tra due delle squadre più attese per il successivo Mondiale, Austria ed Italia; a rendere ancora più interessante l'incontro è il fatto che lo stesso è valido per quarta edizione della Coppa Internazionale, trofeo che nelle precedenti edizioni è stato due vinto due volte dagli Azzurri ed una volta dal Wunderteam.
Basterebbe dare un'occhiata alle due formazioni per rendersi conto dell'alto livello degli interpreti e dei contenuti tecnici che ci si attende dal match in programma alle 15:
AUSTRIA: Platzer, Sesta, Schmaus, Adamek, Pekarek, Nausch, Zischek, Stroh, Sindelar, Jerusalem, Pesser. Selezionatori Eberstaller e Gerö. Allenatore Hussak
ITALIA: Olivieri A., Monzeglio, Rava, Serantoni, Andreolo, Corsi, Pasinati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colausig. Allenatore Pozzo.
ITALIA: Olivieri A., Monzeglio, Rava, Serantoni, Andreolo, Corsi, Pasinati, Meazza, Piola, Ferrari G., Colausig. Allenatore Pozzo.
Sfida nelle sfida è l'ennesimo confronto tra i due fenomeni del periodo, Mathias Sindelar e Giuseppe Meazza, fuoriclasse che attraggono i favori di tutti gli esteti del bel calcio e che rappresentano il climax tecnico delle compagini in questioni.
Le tensioni politiche ed i venti del prossimo conflitto mondiale alimentano pesantemente il clima della gara, tanto che l'arbitro dell'incontro, lo svedese Otto Olsson, arriverà a sospenderla al 74°minuto.
Molti dei fatti e degli aneddoti relativi a tale partita vengono riferiti dal commissario tecnico Vittorio Pozzo, il quale resta colpito dal clima d'astio con il quale l'Italia viene accolta in campo, tra insulti, fischi ed espressioni di disprezzo che coinvolgono il contesto politico: a meno di un anno dall'Anschluss, l'annessione dell'Austria alla Germania nazista, il popolo austriaco si trova in un periodo di grande incertezza e timore, con i giocatori che dal canto loro potrebbero vedersi negata la partecipazione al successivo Mondiale in Francia (cosa che avverrà).