venerdì 12 giugno 2015

STADI D'ARGENTINA - 2° PARTE

Seconda ed ultima parte del nostro viaggio che ci porta alla conoscenza dei principali stadi argentini. Dopo la breve carrellata della scorsa settimana, è arrivato il momento di andare a conoscere gli altri 6 stadi di uno dei paesi calcisticamente più caldi al mondo.
 
ALBERTO JOSE' ARMANDO (LA BOMBONERA)
BUENOS AIRES
 
    

Stadio dedicato allo storico presidente del Boca Juniors che ne ricoprì la carica dal 1960 al 1980 e casa delle partite degli Xeneizes. Il soprannome Bombonera è opera di uno dei progettisti, Josè Delpini che, terminato il progetto, ricevette in omaggio una scatola di cioccolatini, i bombones appunto.
Inaugurato nel 1940 con la vittoria sul Newell'S Old Boys, fu una prima volta ampliato nel 1952 con la costruzione del terzo anello.
L'ultima grande ristrutturazione è quella del 1996 che portò alla demolizione dei palchi originali; ne furono poi costruiti di nuovi e con una qualità visiva migliore (tribuna frontale nella foto) che portarono la capienza da 60.000 a 57.000 posti.
Oltre ad essere teatro di numerosi Superclasicos contro il River Plate, questo stadio ha ospitato 29 volte la nazionale argentina che ha perso solamente due volte, nelle amichevoli contro Francia (1971) e Germania (1977).
 
LIBERTADORES DE AMERICA (DOBLE VISERA)
AVELLANEDA
 
 
Nelle immediate vicinanze del Cilindro, è il tempio che ospita le partite dell'Independiente, la squadra che ha vinto il maggior numero di Libertadores (7).
Costruito nel 1925, ha subito anch'esso numerose ristrutturazioni, fino alla demolizione nel 2007 e ricostruzione nel 2009 che ne hanno fatto uno stadio in pieno stile anglosassone.
Il nome Doble Visera è riconducibile ai tetti che furono costruiti sopra le tribune laterali e che furono poi mantenuti con i lavori del 2009, quando lo stadio assunse il nome di Libertadores de America per idea dell'allora presidente Julio Comparada, che volle dare un nome in sintonia con la storia del club. Nulla di meglio che ricondurlo alle 7 coppe vinte.
I lavori degli ultimi 10 anni sono stati abbondantemente finanziati con le vendite di Sergio Aguero e German Denis; tuttavia, pur essendo uno stadio moderno, sta continuando a subire interventi di ristrutturazione ed ampliamento (posti attuali 48.000 che dovrebbero poi arrivare a 55.000 nei prossimi anni).
 
MARCELO BIELSA (COLOSO DEL PARQUE)
ROSARIO
 
 
Situato nel cuore di Rosario e più precisamente all'interno del Parque Independencia (nome originario dello stadio) vide la luce nel 1911 in sostituzione di due precedenti campi usati dal Newell's Old Boys nel 1905 e 1907.
I primi lavori di ampliamento si registrarono nel 1918 quando fu costruita una tribuna contenente 3.000 spettatori.
Nel corso degli anni per arrivare fino al 1973 sono stati costruiti diversi settori che ne fanno uno degli stadi più in costruzione di sempre.
Nel 2009 inoltre, furono i tifosi a decidere, tramite voto, il nuovo nome dello stadio, dedicato a Marcelo Bielsa, attuale tecnico del Marsiglia e glorioso giocatore del passato.
Nello stesso sondaggio si decise di dedicare a Gerardo Martino, attuale DT dell'Argentina, la tribuna ovest, mentre la visiera dietro la porta nella foto è dedicata a Diego Armando Maradona.
 
TOMAS ADOLFO DUCO' (EL PALACIO)
BUENOS AIRES
 
 
Situato nel barrio Parque Patricios, ospita le partite casalinghe dell'Huracan dopo la demolizione del vecchio stadio Jorge Newbery. E' dedicato a Tomas Adolfo Ducò, militare, cronista sportivo e dirigente del club.
Terminato di costruire nel 1946, ospitò la prima gara non ufficiale nel 1947 dove accorsero circa 80.000 persone che assistettero ad un pirotecnico Huracan-Boca Juniors 4-3.
Gli ultimi interventi di modifica si ebbero nel 1977 quando furono costruiti un palco per le riprese televisive ed una tribuna stampa più confortevole.
Attualmente conta 55.000 posti e da quest'anno ritornerà ad ospitare il clasico contro il San Lorenzo dopo alcuni anni in cui l'Huracan ha disputato la serie B argentina.
Dal 2007 fa parte del Patrimonio Historico della città di Buenos Aires.
 
JOSE' AMALFITANI (EL FORTIN)
BUENOS AIRES
 
 
Terminato di costruire nel 1951, è teatro delle partite del Velez Sarsfield. Nella gara inaugurale fu sconfitto l'Huracan 2-0.
Sorge nel barrio Liniers e prese il posto del vecchio Fortin demolito nel 1940 dopo che la squadra retrocesse in seconda divisione.
Nel 1968 assunse il nome di José Amalfitani, in onore di colui che fu il presidente per circa 30 anni.
Dal 1969 in avanti furono completati diversi lavori ed in occasione della prima modifica, ci fu un'amichevole contro il Santos di Pelé; modifiche che portarono poi alla scelta di questo stadio per ospitare alcune partite del Mondiale 1978.
L'ultima e sinora definitiva modifica risale al 2006 quando fu installato uno schermo di ultima generazione fabbricato in Belgio.
Il soprannome El Fortin risale al 1922 quando la V rimase per circa 20 anni dopo un lungo pellegrinaggio su vari campi della periferia di Buenos Aires.
Nel corso degli ultimi 30 anni ha ospitato numerosi concerti tra cui Queen, Metallica e Bob Dylan.
 
ESTADIO CIUDAD DE LA PLATA (ESTADIO UNICO)
LA PLATA
 
 
In confronto agli altri stadi argentini ha ben poco in comune; fu inaugurato una prima volta nel 2003 ma ha subito accorgimenti fino al 2011.
E' la casa dell'Estudiantes, glorioso club il cui presidente è Juan Sebastian Veron ed occasionalmente del Gimnasia, primo club argentino della storia.
Il progetto risale al 1992 ma i lavori iniziarono solamente nel 1998 e finirono parzialmente nel 2003 dopo alcuni problemi economici che ne hanno rallentato il processo.
Abbastanza incredibilmente fu inaugurato da una partita della Primera C tra il Villa San Carlos e l'Acassuso ed addirittura l'Estudiantes ci giocò la prima partita dopo il Gimnasia a seguito di alcune pendenze tra il club e l'amministrazione locale.
Fu chiuso poi nel 2010 in quanto non erano terminati del tutto i lavori in corso e riaprì nel 2011, quando finalmente tutto l'impianto fu completo ed agibile al 100%.
 
 
Matteo Maggio

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