L'inizio del terzo giorno è tra i più traumatici: le gambe risentono delle lunghe camminate e lo stomaco difficilmente regge la cucina non certo di prim'ordine britannica. Ma non possiamo certo fermarci a metà.
Vicarage Road |
Andare a Watford dal centro di Londra non è facile, occorre cambiare un paio di linee della metro, aspettare le coincidenze di un paio di treni e insomma, ci si perde almeno due ore. Arriviamo in anticipo e non può mancare il giro dello store dove io, accanito collezionista di sciarpe faccio incetta di gadget e facciamo anche la conoscenza di due tifosi della Fiorentina che giocherà la sera successiva con il Tottenham.
All'orario stabilito ci presentiamo all'ingresso principale e veniamo accolti con stupore da un magazziniere che, sbigottito dalla nostra presenza, ci porta comunque in un grosso ufficio dove sono presenti molti impiegati anche loro incuriositi da noi. Ai muri appesi vari attestati di partecipazione ai tornei e una Coppa di una recente amichevole giocata con l'Udinese, visto che le due squadre, assieme alla spagnola Granada, sono di proprietà dei Pozzo.
Ma ecco sbucare da una porta Mr. Messenger che, eccitatissimo, ci porta subito alla scoperta del Vicarage Road. I pompieri stanno facendo esercitazioni ma noi pare che abbiamo la priorità su tutto. Allora giro negli spogliatoi, nelle tribune e accanto al campo il tutto mentre Mr. Messenger ci spiega a memoria le partite di campionato e ricorda con nostalgia i tempi di Vialli e Gianfranco Zola.
La nostra giornata è ancora lunga e dobbiamo scappare. Salutiamo con calore il nostro nuovo amico Dave e usciamo da un portone proprio sotto la Sir Elton John Stand, la parte dedicata al cantante tifosissimo degli Hornets.
Dopo un'ora abbondante e pure un'abbondante pausa hamburger la nostra spedizione ci porta a Wembley. Se devo essere sincero mi aspettavo di più: mi ritrovo si dinnanzi a un mostro sacro ma per i miei gusti è troppo moderno, troppo spoglio. Il vecchio Wembley emanava storia solo a vederlo, del nuovo proprio poco mi è piaciuto, forse anche per via dell'aria polare che c'era...
Wembley e Loftus Road |
Decidiamo quindi di prendere la metro e cercare di fare un'impresa impossibile: entrare a Loftus Road, casa del Queens Park Rangers. Ci avevano parlato di personale alla reception poco disponibile ma noi, con le nostre facce di tolla abbiamo tentato l'impossibile. Ovviamente, nessuno dei tre addetti della reception ha avuto un minimo di compassione e con un secco no ci riaccompagnano alla porta. Nemmeno i ragazzi dello store accolgono la nostra supplica, anzi fanno pure finta di non capire. Il personale del QPR si è rivelato il più indisposto tra tutti. Peccato, scattare una una foto all'interno di Loftus Road mi sarebbe davvero piaciuto.
Tappa successiva un altro stadio che aspettavo da tanto di vedere... Craven Cottage! Per arrivarci bisogna fare almeno mezz'ora di cammino attraverso Bishop's Park, dove in un cespuglio trovo un vecchio biglietto di una partita. Subito messo in saccoccia, visto che colleziono anche vari cimeli calcistici...
Tutta la magia di Craven Cottage |
E così, dopo qualche acquisto allo store M&m's di Piccadilly Circus e una cena di dubbio gusto in un locale della Chinatown, il terzo giorno di tour è gia volato via.
Giorno 4
La sveglia arriva con una domanda: Cosa ci fa un motorino ribaltato sul marciapiede? La risposta nessuno la saprà mai, rimarrà insoluta nella notte di Londra appena passata...
Si parte subito di fretta, alla volta di Higbury. Nonostante lo stadio non ci sia più, una tappa nel residence che sorge al posto del vecchio impianto è più ch
Emirates e il vecchio Higbury |
Ben altra storia quando ci avviciniamo a White Hart Lane situato nel quartiere Totthenam e casa dell'omonima squadra. I lavori per il rinnovamento dell'impianto non impediscono di assaporare la storia che si cela su questo stadio. Costruito nel 1899 è sempre stato utilizzato dalla squadra. Al suo interno, in una grossa sala da pranzo sono esposti tutti i trofei vinti nella lunga storia e su un muro dedicato si può vedere la lista dei calciatori convocati nelle rispettive nazionali quando militavano per gli Spurs.
White Hart Lane campo e sala stampa |
The Old Spotted Dog Ground |
Io e Cigno riprendiamo il pullman per rientrare nella nostra zona senza parlare, ci guardiamo attorno pensando a quanto fatto. Scendiamo, ci fermiamo a bere una pinta, un po' per la stanchezza e un po' per altri pensieri parliamo poco. Usciamo dal pub, ci guardiamo in faccia e soddisfatti ci facciamo i complimenti a vicenda e ci abbracciamo da veri amici. Il nostro piccolo sogno è divenuto realtà, il London Stadium Tour è finito.
London, see you later...
Simone "Montiz" Montagna
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