Solo negli ultimi anni siamo riusciti ad assistere ad un lento ed agonico progresso del calcio africano.
Circa 5 anni fa abbiamo salutato con estrema sorpresa la semifinale mondiale sfiorata dal Ghana dove, uno sciagurato rigore sbagliato da Asamoah Gyan al 122' minuto, ha poi spianato la strada all'Uruguay vittorioso alla lotteria dagli 11 metri.
Sempre rimanendo in tema Mondiale e balzando indietro al 2002, ricordiamo l'impresa del Senegal che, alla prima partecipazione, si spinse fino ai quarti di finale eliminato poi dal Golden-gol del turco Ilhan Mansiz.
Tuttavia tali imprese sono state supportate da alcune brillanti vittorie (il Senegal per esempio ebbe la meglio di Francia e Svezia).
Fino al 1978 le uniche apparizioni delle squadre africane ai mondiali si limitavano all'Egitto (2-4 dall'Ungheria nel 1934) ed al Marocco (un pareggio e due sconfitte nel 1970).
Dopo la sciagura dello Zaire alla kermesse tedesca del 1974, finalmente il continente africano riuscì ad ottenere la prima vittoria ad un mondiale, arrivata per opera della Tunisia, vittoriosa 3-1 sul Messico al torneo argentino del 1978.
Arrivata in Argentina tra la curiosità generale, la nazionale tunisina era tutt'altro che sprovveduta; certo, nulla a che vedere con le più quotate nazionali, ma di sicuro con un'organizzazione degna di una squadra inserita nella fase finale di un Mondiale.
Per di più il Commissario Tecnico, Abdelmajid Chetali, ha studiato i metodi di allenamento in Germania ed infatti, nell'ultima partita del girone, impattò 0-0 proprio contro i tedeschi campioni in carica. Purtroppo però non bastò a passare il turno complice la contemporanea vittoria della Polonia sul Messico.
Quella del 2 giugno 1978 è una data storica per tutto il movimento tunisino ed africano in generale. Al Gigante de Arroyito di Rosario, Tunisia e Messico fecero il loro debutto al Mondiale davanti a circa 17.000 spettatori.
Il tecnico messicano Josè Antonio Roca si affidava ad una squadra formata da tantissimi giovani, in primis Hugo Sanchez, appena ventenne e non ancora il letale attaccante che abbiamo imparato a conoscere negli anni '80. Veterani della squadra erano il difensore centrale Arturo Vazquez Ayala ed il centrocampista Leonardo Cuellar (facilmente riconoscibile in campo per la folta chioma), entrambi in forza ai campioni in carica messicani dell'UNAM Pumas.
Dal canto suo la Tunisia era imperniata su una serie di discreti giocatori su cui spiccava la fantasia di Dhiab Tarak, nominato pallone d'oro africano per l'anno 1977 e dotato di un piede raffinatissimo in grado di mettere davanti alla porta i propri compagni di squadra.
E' stato 6 volte campione di Tunisia con la maglia dell'Esperance Tunisi ed al Mondiale argentino era considerato uno dei maggiori talenti da scoprire tolti i soliti nomi.
Tra i pali delle Aquile di Cartagine Mokhtar Naili, una vita spesa nel Club Africain. Il suo stile rubava spesso scatti gratuiti ai fotografi, un vero e proprio "saltimbanco" in grado di arrivare su qualsiasi pallone che transitava nell'area di rigore (non sempre con positivi risultati).
La gara fu frizzante sin dalle prime battute e dopo una serie di occasioni sprecate dalla Tunisia, la fece da padrone il Messico; la pressione dei centroamericani diede i suoi frutti sul finire del primo tempo. L'arbitro scozzese Gordon concesse un calcio di rigore dopo un tocco di mano in area di Jebali.
A trasformare dagli 11 metri è proprio Vazquez Ayala con Naili che si prodiga in un tuffo poco sensato nonostante si butti dalla stessa parte del pallone.
Nella ripresa il Messico sprecò una marea di occasioni. Dopo una prima opportunità su cui Naili fu tutt'altro che impeccabile, è Ali Kaabi a pareggiare i conti con un tiro a fil di palo su cui Pilar Reyes dorme sonni profondi.
Mano a mano che il tempo passò i messicani intensificarono la propria manovra, ma al momento di concludere risultarono sempre imprecisi.
La legge del calcio decise di punire anche loro ed a 11 minuti dal termine, il centrocampista Nejib Gommidh portò avanti i suoi splendidamente imbeccato da Tarak.
A questo punto il Messico scomparì dal campo e la partita venne chiusa da una conclusione ravvicinata del terzino destro Mokhtar Dhoueib al minuto 87.
Nonostante la Tunisia venga eliminata (così come il Messico), la partita di Rosario passerà per sempre alla storia come la prima vittoria di una nazionale africana ad un Mondiale.
Nella conferenza stampa che precedette la partita contro la Germania, Chetali riassunse in breve ciò che la Tunisia aveva fatto durante il torneo: "Oggi la Germania giocherà per un paese, noi per un continente. Il calcio mondiale ha riso fin troppo dell'Africa, adesso quel divertimento è finito".
Matteo Maggio
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