sabato 12 ottobre 2019

PRIMA DI IBRA C'ERA TROLLGUBBEN

Consultando le statistiche della nazionale svedese ci accorgiamo come Zlatan Ibrahimovic detenga il primato per reti segnate, 62, a conferma della tesi che lo vuole essere il miglior giocatori di tutti i tempi del paese scandinavo.
Senza entrare in diatribe o contese su chi invece possa essere il più forte Blågult della storia, vale la pena vedere chi si trova al secondo posto; d'acchito ci accorgiamo che a quota 49 troviamo un attaccante in attività negli anni'20 e 30, talmente forte da raggiungere tale quantitativo in appena 43 presenze, con la strepitosa media di 1,14 gol a partita.
Il fenomeno in questione si chiama Sven Rydell, calciatore famosissimo in patria, ma poco conosciuto al di fuori della stessa, per il fatto di aver giocato solamente con club svedesi e di non aver mai giocato un grande torneo per nazionali.



Restando nell'ambito quantitativo vanno evidenziate anche le 146 reti segnate in 168 partite di Allsvenskan, la massima competizione calcistica svedese, da lui vinta due volte nel 1925 e nel 1928 con la maglia dell'Örgryte.
Trollbubben, così come viene soprannominato, è un giocatore in grado di compiere al alta velocità giocata dall'alto contenuto tecnico, molto spesso finalizzate in rete con precisione chirurgica; molti famosi da questo punto di vista risultano i suoi dribbling, effettuati a tutta velocità ma con una classe che lo rendono molto apprezzato da tutto il pubblico svedese.
Va precisato come la sua carriera sia contrassegnata da brillanti prestazioni anche al di fuori della Svezia, smentendo in parte in parte il mito della sua scarsa nomea al di fuori della stessa.
La prima in ordine cronologico è rappresentata dai Giochi Olimpici del 1924, al tempo la massima competizione calcistica per nazionali, dove si mettono in mostra i più forti giocatori del mondo e diversi stili di gioco provenienti da diversi continenti.
In tale circostanza Rydell chiude come miglior realizzatore della sua rappresentativa con 6 gol, segnando una tripletta nell'8-1 contro il Belgio, una rete nel 5-0 all'Egitto ed una decisiva doppietta nella vittoriosa finale per la medaglia di bronzo contro l'Olanda.
Nell'ideale gotha del calcio mondiale c'è quindi anche il nome del forte attaccante svedese, accanto soprattutto ai fortissimi campioni uruguagi vincitori a mani basse del torneo.


Due anni dopo si guadagna il nomignolo di "artista del pallone" a seguito di una sua sontuosa prestazione in un'amichevole contro gli inglesi dell'Aston Villa con la maglia dell'Örgryte, decisiva per la prestigiosa e sonante vittoria per 5-2.
A livello scandinavo la competizione più importante è quello definito Campionato del Nord, in svedese Nordiska Mästerskapet, alla quale prendono parte Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia, una contro l'arte in partite di andata e ritorno da disputarsi in quattro anni.
La Svezia dominerà il torneo dal 1933 al 1977, accontentandosi nelle prime due edizioni della piazza d'onore, ma togliendosi l'enorme soddisfazione di battere gli acerrimi rivali della Danimarca nel 1931: a Stoccolma  è una doppietta proprio di Rydell a trascinare la squadra alla prestigiosa vittoria per 3-1, decisiva per giunta per sopravanzare la formazione danese in classifica alle spalle della Norvegia.
L'ottima prestazione è alla base del conferimento del Svenska Dagbladets guldmedalj, premio attribuito per il più significativo raggiungimento sportivo in ambito svedese, assegnato dal prestigioso giornale Svenska Dagbladet.
Purtroppo per lui no nriuscirà a far parte delle vincenti formazioni successive, in quanto il suo rapporto con la nazionale terminerà nel 1932, anno nel quale segna una tripletta alla Finlandia in una altisonante vittoria per 7-1.
Il motivo? Certamente non la qualità delle sue prestazioni, né tanto meno la venuta meno della sua capacità realizzativa, quanto un brutto infortunio al ginocchio che lo costringe a soli 27 anni ad interrompere l'attività agonistica, definitivamente abbandonata nel 1934.
Per quella che la stampa nazionale ha definito una "superstar" lo sbocco professionale successivo diventa proprio quella giornalistica, meritandosi consensi come firma del quotidiano "Dribbler", dove mette a disposizione la sua esperienze ed il suo acume calcistico.
Resta il miglior realizzatore della nazionale svedese fino al 4 settembre del 2014, quanto il già citato Ibrahimovic non mette a segno la sua cinquantesima rete, superandolo in tale specifica calcistica.
Non dando più di tanto peso ai meri danti quantitativi e non volendo proporre improponibili paragoni tra il grande Ibra e Rydell, vale davvero la pena ricordare le gesta di quello che per tutta la Svezia resta Trollbubben, un prodigioso realizzatore ed un virtuoso del dribbling a tutta velocità.


D'obbligo infine il suo inserimento nella Swedish Football Hall of Fame, quale uno dei più forti giocatori di tutti i tempi di una nazione che tanto ha dato al mondo del calcio anche prima della forte generazione degli anni'50 e prima anche del fenomeno Ibrahimovic.



Giovanni Fasani


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