sabato 4 febbraio 2017

EL CONDORITO

Nella storia del Newell's Old Boys trovano spazio alcuni dei più grandi personaggi della storia del calcio argentino, essendo i Leprosos una delle squadre più particolari ed affascinanti del panorama sudamericano.
Tra i tanti che hanno contributo a rendere la maglia rossonera famosa in tutto il mondo vi è sicuramente l'attaccante Víctor Rogelio Ramos, meglio conosciuto dalle parti di Rosario con il soprannome di El Condorito.
 
 

Tale particolare nomignolo gli deriva dall'eccezionale fiuto per il gol, che lo rende un vero e proprio rapace dell'area di rigore: i 16 metri avversari sono in effetti il suo habitat naturale, all'interno del quale sembra possedere il classico dono di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto per la giocata realizzativa.
Ogni palla vagante sembra attirata dal suo piede ed anche la deviazione più semplice è frutto di movimenti anticipati o improvvise quanto imprevedibili intuizioni.
La buona tecnica di base (favorita degli esordi come centrocampista) unita ad una grande rapidità di esecuzione completano il quadro di un attaccante letale nei pressi della porta avversaria.
A tal proposito Ramos è ancora oggi il miglior realizzatore della storia del Newell's con 104 reti (102 in campionato e 2 in Copa Libertadores), la maggior parte della quali realizzate nel periodo che va dal 1978 al 1984.
Come tutti i calciatori anche l'attaccante nativo di Rosario vive quella che può essere definita la sua "annata perfetta"; il riferimento va al 1983 dove al termine del campionato si laurea capocannoniere con 30 reti, meritandosi la convocazione in nazionale per l'edizione della Copa America dello stesso anno.
E' proprio lui la punta scelta dal commissario tecnico Carlos Bilardo come riferimento di un attacco orfano di Maradona, ma impreziosito dai guizzi di Jorge Burruchaga.
Il torneo finisce ben presto per l'Albiceleste, giunta seconda nel proprio girone, nonostante la vittoria nello scontro diretto contro il Brasile capoclassifica.
Ramos e compagni non riescono ad ottenere altre vittorie nelle successive partite, finendo per essere condannati dalla peggior differenza reti nei confronti della rappresentativa brasiliana.
Clamorosi in tale senso sono i due pareggi per 2-2 contro il mediocre Ecuador, soprattutto quello ottenuto al Monumental di Buenos Aires, aperto proprio da un gol del Condorito.
 



Tale realizzazione resta però l'unica con la maglia della nazionale in 10 presenze, non venendo più preso in considerazione al termine dello sfortunato torneo continentale.
La sua nomea di prolifico realizzatore attraversa però l'oceano e giunge in Europa, dove più di una squadra contatta il Newell's per garantirsi il suo ingaggio.
Nel 1984 si materializza il suo passaggio al Nantes, ambiziosa squadra francese, vincitrice del campionato nazionale appena due anni prima.
Ramos gioca un'unica interlocutoria stagione nella Loira, a dispetto del secondo posto conquistato dalla squadra, realizzando 9 reti in 24 partite, ma convincendo soli in parte gli addetti ai lavori.
All'inizio del campionato 1985/1986 si trasferisce a Tolone dove sembra ritrovare l'antica vena realizzativa, mettendo a segno 32 gol in campionato in due positive stagioni. La squadra della Provenza ottiene un quarto ed un terzo posto, ottenuti da quello che è a tutti gli effetti un idolo per il pubblico gialloblu.
Nel 1987 non resiste alla nostalgia dell'amata Rosario e decide di tornare ad indossare la maglia rossonera del Newell's, per la grande gioia di ogni tifoso Leproso.
Se dal punto di vista personale il suo ritorno poco aggiunge al suo già copioso bottino realizzativo, ciò non si può affermare per il suo invece latente palmares.
Nella stagione 1987/1988 vince infatti la sua prima ed unica Primera Division, seconda nella storia del Newell's, dando un buon contributo in termini di gol con i compagni di reparto Sergio Omar Almirón e Roque "El Brujo" Alfaro.
Nel 1989 decide di mettere fine definitivamente alla sua esperienza con il Lepra, non prima di aver segnato il centesimo gol ufficiale proprio in un Clasico Rosarino vinto per 5-3.

 
I tifosi applaudono la sua ultima prodezza (il 104° gol a livello statistico) il 5 luglio 1989, quando il Condorito va a segno contro il Deportivo Espanol.
La  sua carriera non è ancora finita, tanto da concedersi ancora due stagioni, prima con la maglia del Nueva Chicago ed una con quella dell'Union de Santa Fe.
In particolare nella sua ultima stagione sembra voler accommiatarsi dal calcio giocata nel miglior modo possibile, regalando al pubblico Tatengue ben 14 realizzazioni.
Nel 1991 il grande ed indimenticabile Condorito appende le scarpe al chiodo, restando un mito per i tifosi del Newell's Old Boys e per chiunque straveda per gli attaccanti freddi e concreti nei pressi della porta.
 

Victor Rogelio Ramos è però indiscutibilmente un cuore Leproso e sono proprio le sue parole dopo il ritiro a comprovare un legame speciale ed indissolubile: "Newell's es mi casa, me hizo famoso en el mundo del fútbol. Siempre le voy a estar agradecido".
 
 
Giovanni Fasani
 

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