venerdì 26 settembre 2014

IL TESCHIO E L'AQUILA

Da qualche anno siamo ormai abituati a vedere numerosi cambi di maglia nel panorama del calcio mondiale. Tenere a mente tutti i trasferimenti è cosa praticamente impossibile, tuttavia saltano all'occhio, quando leggiamo i giornali, varie frasi pronunciate dal calciatore appena ingaggiato da un nuovo club; la più frequente è di sicuro: "giocare qui è sempre stato il mio sogno", suscitando nei lettori un senso di irritazione.
Non tutti però dicono una cosa fuori luogo ed uno di questi giocatori è sicuramente Alexy Bosetti, classe 1993 nato a Nizza e da sempre tifoso della squadra rossonera della Costa Azzurra.


Il giovane attaccante francese inizia la sua carriera proprio nelle giovanili della squadra nizzarda per poi proseguire il suo percorso formativo prima nelle file del Villefranche sul Mer e poi nel Cavigal, entrambe squadre della parte sudest del territorio d'oltralpe.
Nella sua vita da giovane promessa del calcio, non c'è solo il campo; nei momenti liberi, Alexy dedica la maggior parte del tempo a seguire la sua squadra del cuore, sia al vecchio Municipal du Ray (casa del Nizza fino ad un paio di anni fa), sia nelle varie trasferte sobbarcandosi talvolta massacranti viaggi in pullman.
Bosetti viene ingaggiato definitivamente dal Nizza nel 2012, dopo che lo stesso aveva trascinato la formazione giovanile alla conquista della Coppa Gambardella 2011-2012 (torneo riservato alle squadre under-19 francesi). (Nella foto è il secondo da destra nella seconda fila).


L'esordio in prima squadra arriva il 28 novembre 2012 contro il Montpellier, in un match valevole per i quarti di finale della Coppa di Francia; mentre con la nazionale francese ha collezionato solamente presenze con le nazionali giovanili realizzando solamente 4 gol in 20 partite.
L'episodio più curioso della carriera dell'attaccante nizzardo è quello del 21 gennaio 2014 in una partita che vale l'accesso agli ottavi di Coppa di Francia; da sempre tra Nizza e Marsiglia non è mai corso buon sangue, i tifosi si odiano ed in campo non mancano mai colpi al di sopra delle righe.
La partita è elettrica sin da subito, al vantaggio di Gignac risponde proprio Bosetti che nell'esultare mostra il tatuaggio col teschio perforato da un coltello (simbolo della Brigade Sud, la curva del Nizza). Il gesto non piace alla federazione francese che squalifica Alexy per una partita. Il match del Velodrome si chiude con un pirotecnico 5-4 in favore dei rossoneri, ma l'attaccante salterà il successivo match perso contro il Monaco.
Oltre al teschio con la scritta "mentalità nizzarda" (tradotto in italiano), compare, sul cuore l'aquila, simbolo del Nizza presente anche nello stemma.
Lui sì che ha sempre sognato questa maglia ed in una delle interviste rilasciate qualche tempo fa ha dichiarato: "In Francia vestirò solamente questa maglia", insomma, dalla curva al campo il salto di Alexy Bosetti è stato breve; ora deve mettere la stessa grinta anche nel rettangolo verde, le premesse sono buone.


Matteo Maggio

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