Il recente passato ci
ha regalato la prima storica vittoria in Copa America del Cile, capace
finalmente di portare a casa l’ambito trofeo arrivato davanti al proprio
pubblico dopo aver battuto l’Argentina ai calci di rigore.
Se della Roja sappiamo
ormai tutto o quasi grazie anche allo scorso mondiale brasiliano, poco si sa
del locale campionato che ha preso il via un paio di settimane fa.
Con l’articolo di oggi
vi portiamo alla conoscenza delle squadre protagoniste attraverso i loro
soprannomi (apodos), veri e propri simboli di appartenenza nel continente
sudamericano.
Come la maggior parte
delle squadre del continente calcisticamente più pazzo al mondo, i soprannomi
sono diversi. Noi vi proponiamo quelli “principali”.
Al via 16 squadre (due
in meno degli scorsi anni) che si daranno battaglia per conquistare prima il
Torneo Apertura e poi quello Clausura; nell’ultimo semestre il titolo è stato
vinto dal sorprendente Cobresal, alla prima affermazione della propria storia.
ANTOFAGASTA
(los Pumas)
L’animale che campeggia
sul logo è proprio un puma, introdotto con l’andare del tempo per dare maggior
“tono” ai giocatori.
Da qualche anno è
diventato anche il soprannome di una delle barras
bravas principali.
AUDAX ITALIANO (los Italicos)
Per chiunque si voglia avvicinare
al calcio cileno e sia di nazionalità italiana un po’ di simpatia la dovrà pur
provare per questa squadra, fondata da alcuni sportivi (all’inizio ciclisti)
nostri compatrioti nel 1910. Da subito è stato adottato questo soprannome che
nello stemma comprende anche i colori italiani oltre ad una vecchia ruota da
bicicletta.
COBRESAL
(los Mineros)
Situata ad El Salvador,
città ubicata nel nord del paese, deve il suo nomignolo ai numerosi giacimenti
minerari che danno lavoro alla maggior parte delle persone residenti nella
zona. Sullo stemma campeggia il classico casco da minatore.
COLO
COLO (los Albos)
Una delle due squadre
simbolo del calcio cileno deve il soprannome ai propri colori sociali.
Storicamente la maglia è sempre stata bianca con inserti neri; è conosciuto
anche come el Cacique, termine con cui si definiva il capo villaggio delle
tribù sudamericane.
HUACHIPATO
(los Siderurgicos)
Compagine ubicata a
Talcahuano, nel centro del paese, deve il nomignolo al Bobio, regione infarcita
di industrie siderurgiche tra cui la CAP che dal 2009 offre anche il nome allo
stadio della squadra neroazzurra.
IQUIQUE
(los Dragones Celestes)
Uno dei soprannomi più
facili da intuire. Lo si deve al colore sociale che è l’azzurro chiaro ed al
simbolo del club, appunto un dragone, che campeggia da 37 anni (la squadra fu
fondata nel 1978) sullo stemma.
O’HIGGINS
(el Capo de Provincia)
A farla da padrone sono
sempre state altre squadre, ma da qualche anno anche l’O’Higgins si è
ritagliato un posto nell’elite cilena. Se Colo Colo ed U De Chile insieme alle
altre squadre di Santiago hanno sempre primeggiato, la squadra di Rancagua si
definisce la più valorosa al di fuori del contesto capitolino.
PALESTINO
(los Arabes)
Squadra che subisce
molto spesso “attacchi politici” deve sia il nome che il soprannome ad un
gruppo di immigrati palestinesi che nel lontano 1920 arrivarono a Santiago del
Cile.
Molto orgogliosi delle
proprie origini, da sempre adottano i colori della bandiera palestinese sul
proprio logo.
SAN LUIS (los Canarios)
Il colore sociale è un
giallo intenso che ricorda in toto quello dei canarini, vero e proprio emblema
della squadra di Quillota. In città è possibile ammirare anche un’opera voluta
dall’ex presidente del club Silva che ricorda una voliera.
SAN
MARCOS (el Santo)
El Santo è riferito a
San Marcos Evangelista, fondatore e primo sacerdote della Chiesa di
Alessandria. La compagine di Arica ha cambiato spesso il colore della propria
maglia ma la tradizione legata a questo santo è viva sin dalla nascita del
club.
SANTIAGO
WANDERERS (el Decano)
Società fondata nel
lontano 1892, fu la prima a nascere nello stato andino. Da qui il soprannome di
Decano che originariamente significa “presidente del collegio cardinalizio”.
I Wanderers furono
inoltre una delle squadre che nel 1933 fondarono la Primera Division.
UNION
ESPANOLA (los Hispanicos)
Terza squadra fondata da immigrati;
dopo italia e palestinesi è il turno degli spagnoli che esattamente 118 anni fa
diedero vita al Centro Espanol de Instruccion y Recreacion.
Rifondata in un secondo momento nel
1934 dopo la fusione di due società, tenne sempre alta la bandiera del paese
iberico.
UNION
LA CALERA (los Cementeros)
La regione di
Valparaiso dove sorge la città di La Calera è ricca di rocce calcaree. Il nome
della città deriva da Caliza che significa carbonato di calcio. Soprannome che
quindi abbraccia sia squadra che città.
UNIVERSIDAD
CATOLICA (los Cruzados)
L’equipo cruzado deve
il suo apodo al nome stesso della squadra che nacque grazie ad alcuni ragazzi
che facevano appunto parte dell’università nel 1937. Ogni tanto nelle barras
bravas non è insolito trovare tifosi vestiti da templari.
UNIVERSIDAD
DE CHILE (la U)
U non è che uno dei
tanti soprannomi affibbiati alla squadra più vincente degli ultimi anni.
Dall’alto del suo blasone è giusto ricordarla come l’Universidad più famosa; fu
fondata da alcuni studenti dell’Università del Cile a cui la squadra rimase annessa
fino al 1980; talvolta è facile ricordarla anche come los Azules o el Romantico
Viajero.
UNIVERSIDAD
DE CONCEPCION (el Campanil)
Altra squadra che
abbonda di soprannomi. Nella città (e nello stemma della squadra) di Concepcion
è presente un famoso campanile; sono conosciuti anche come los Auricielos o los
Esudiantiles.
Questo era il giusto e
doveroso omaggio al paese Campione del Sudamerica; abbiamo voluto farlo in un
modo diverso e divertente portandovi alla conoscenza delle squadre che
compongono il poco conosciuto campionato locale.
Il nostro blog si
prenderà una settimana di pausa, auguriamo quindi ai nostri lettori buone
vacanze ed arrivederci al 18 agosto.
Matteo Maggio
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