mercoledì 24 aprile 2019

LA PUNIZIONE DI PIPPO

Molto difficile in tempi moderni trovare un attaccante che dia concretezza al concetto di fiuto del gol più di Filippo Inzaghi: tempismo, capacità di farsi trovare al posto giusto al momento giusto ed istinto innato hanno fatto di Pippo un eccelso goleador, nonché un autentico incubo per le difese avversarie.
Negli anni l'attaccante classe 1973 ha attratto anche diversi detrattori, tutto concordi nel considerarlo poco dotato tecnicamente e limitato nei fondamentali; uno su tutti, Jorge Valdano, lo ha anche schernito affermando che Inzaghi non sarebbe in grado di saltare "neanche una sedia".
Quest'ultimo ha più volte opposto i suoi straordinari numeri realizzativi a certe negative insinuazioni, facendo altresì leva sui tanti giudizi positivi che compagni, avversari ed allenatori gli hanno più volte dedicato.
Senza entrare nel merito di diatribe o mere discussioni da bar, può essere utile ricordare come tra i 316 gol ufficiali segnati dal centravanti piacentino ce n'è uno realizzato direttamente su calcio di punizione.


Tale prodezza viene realizzata nella stagione 1996/1997, quando un giovane Inzaghi si afferma nel grande calcio con la maglia dell'Atalanta, risultando il capocannoniere con 24 reti al termine del campionato.
Alla decima giornata la squadra affidata ad Emiliano Mondonico è di scena a Bologna, dopo un prima parte di stagione mediocre, nella quale è comunque sbocciata la vena realizzativa di Inzaghi, ispirato dal talento e dalle magie di Gianluigi Lentini e Domenico Morfeo.
La sfida contro la compagnie felsinea si mette subito male nel primo tempo, quando un autorete di Daniele Fortunato apre marcature, seguita nella seconda frazione dalle reti di Igor Kolyvanov e Pier Paolo Bresciani.
Al 73° minuto l'Atalanta si guadagna un calcio di punizione qualche metro fuori dall'area di rigore, leggermente sposata sulla sinistra, in quella che a tutti gli effetti è una conclusione ideale per un destro.
Un po' a sorpresa sulla palla di presenta Inzaghi il quale, dopo una lunga e particolare rincorsa, lascia partite un tiro potente e leggermente arcuato che supera la barriera e si insacca sotto la traversa .


Inutile risulta il volo del portiere bolognese Francesco Antonioli, abile a toccare il pallone, ma non a riuscire a mandarlo sopra il montante a causa della forza impressa dal numero 9 atalantino.
La partita si conclude con la vittoria della squadra di Renzo Ulivieri per 3-1 ed il gol di Inzaghi si rileverà utile solamente in termini statistici, nel contesto di una stagione magica per il giovane attaccante, che gli varrà la chiamata in nazionale ed il trasferimento alla Juventus in estate.
Nel proseguimento della carriera Pippo non si cimenterà più in tale dote balistica, avendo in squadra alcuni tra i miglior specialisti a livello mondiale sui calci piazzati: con uno di essi, Andrea Pirlo, affinerà un particolare movimento che lo vede deviare la sua conclusione sbucando fulmineamente a lato della barriera. A tal proposito chiedere ad Inter e soprattutto al Liverpool, punito da tale schema nella finale di Champions League 2006/2007.
E' invece il Bologna la "vittima" del suo unico e storico gol su punizione diretta, non sicuramente un tipico gol "alla Inzaghi" nella sua più pura accezione.


Giovanni Fasani


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