venerdì 23 settembre 2016

METTI UNA SERA ALL'ASTANA ARENA

Ad agosto ho avuto la particolare ed insolita possibilità di assistere dal vivo al preliminare di Europa League tra Astana FC e Bate Borisov, esperienza particolare, formativa ed indubbiamente coinvolgente.
Arrivato all'Astana Arena resto colpito dall'imponenza della struttura, che mi appare, senza essere un esperto, un perfetto esempio di moderna architettura da stadio.


L'ambiente è da subito particolare e noto come kazaki e russi, non proprio amiconi nella vita di tutti i giorni, condividono la passione per la squadra locale, dimostrando entusiasmo ed eccitazione per l'imminente match.
Anche all'interno lo stadio è ammirevole, ed è un piacere ammirare un palcoscenico moderno e funzionale, con niente da invidiare ai "sacri" templi del calcio mondiale.


A mio modesto parere stona solamente il terreno in erba sintetica, vero punto di rottura tra il calcio a me caro e quello che sarà invece nel futuro.

A rendere ancora più pittoresca l'esperienza è la presenza di tanti bambini, chiassosi ed impazienti di vedere in campo i propri beniamini, armati di un particolare "bastone di carta" che attrae subito la mia curiosità.
Immediatamente scopro che si tratta della rosa completa della squadra  cartonata, con tanto di stemma della squadra, recante precise indicazioni per piegarla al fine di ottenere appunto un bastone.









Ogni spettatore ne trova uno sul proprio seggiolino ed in molti non si fanno pregare per ottenere un continuo rumore che accompagna soprattutto le azioni offensive dell'Astana FC.
Al momento dell'ingresso in campo noto subito nelle file dei bielorussi la presenza di Aljaksandr Hleb talentuoso e raffinato centrocampista ormai arrivato al termine della sua carriera.


Giusto il tempo di apprezzare un paio di giocate di un'altra categoria del campione ex Arsenal ed ecco che lo stesso è costretto ad uscire dal campo per una botta rimediata al capo.
I padroni di casa si fanno preferire per costanza nel proporre la propria azione offensiva, sospinti dal rumoroso pubblico, il quale, armato dei già citati bastoni, crea un rumore di sottofondo che infastidisce alla lunga il sottoscritto; personalmente spero non diventi una poco apprezzabile tendenza dopo le trombette giapponesi e le Vuvuzela del Mondiale sudafricano.
Noto con piacere come non ci sia spazio per il tifo contro o per pochi sportivi fischi, anche se il mio corpulento vicino di posto non lesina insulti in russo a tutti i protagonisti in campo, in particolare verso alcune perdite di tempo dei giocatori del Bate.
Al termine del primo tempo anche in Kazakistan si fa la corsa per accaparrarsi qualcosa da bere o da mangiare, facendo la fortuna dei numerosi stand e venditori ambulanti presenti in loco.
La ripresa è sicuramente più appassionante, grazie soprattutto alle due marcature del congolese Junior Kabananga e dell'autoctono Azat Nurgaliev, che decidono la partita per i padroni di casa.



I due gol  premiano giustamente la squadra più propositiva e meglio inquadrata tatticamente, dimostrando nuovamente i progressi qualitativi iniziati qualche anno fa.
Verso la fine della partita il pubblico dedica cori di incitamento e ringraziamento alla squadra, con particolare riferimento al portiere e capitano Nenad Erić, spettatore non pagante della partita, essendosi distinto solamente per un paio di uscite nel corso del match.
Al termine della partita è proprio quest'ultimo a guidare i compagni nel giro di campo, ricevendo applausi, cori e manifestazioni di ringraziamento per la bella prestazione.


Il deflusso dall'Astana Arena è tranquillo ed ordinato, molto lontano dalle italiche abitudini, dove il rispetto per gli altri e per ogni basilare regola di buonsenso vengono bellamente dimenticate.
Uscendo parto alla ricerca di materiale della squadra, non avendone trovato in città: a tal proposito ricordo come ogni esercente di articoli sportivi mi consigliava di andare allo stadio per reperire sciarpe o maglie.
Dopo un giro dello stadio scorgo un isolato venditore di vari articoli, tra i quali le tanto sospirate sciarpe, da me acquistate prontamente.
Soddisfatto del mio acquisto mi reco alla fermata dell'autobus e con piacere noto che per le manifestazioni sportive viene incrementato il numero dei veicoli, garantendo un rientro rapido e confortevole.
Astana come città sta compiendo passi da gigante ed è a tutti gli effetti una metropoli all'avanguardia dal punto di vista delle costruzioni.
Ulteriore prova di tale fenomeno è appunto l'Astana Arena, dove in modo davvero agiato ho assistito ad un piacevole match, in un ambiente caldo, ma sereno, riscoprendo certe piacevoli sensazioni nel guardare una partita.
Sensazioni che in Italia abbiamo beceramente dimenticato, lasciandoci sopraffare da odi verso gli avversari e polemiche di ogni genere.
Tutto perfetto? Ovviamente si può ancora migliorare, ma per favore, togliete ai tifosi i famigerati Bastoni!!!


Giovanni Fasani

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