venerdì 27 novembre 2015

INFORTUNI, SQUALIFICHE E FUMETTI...

Altro appuntamento con gli aneddoti calcistici di Adriano Meazza direttamente dalla redazione del giornalino "Induma Insà", che come sempre ringraziamo per la collaborazione.
 
La “Samp dei vecchietti”: Definizione ricorrente a fine anni ’50 ed inizio ’60 ad indicare la compagine blucerchiata composta in prevalenza da calciatori che si avvicinavano alla trentina o superavano questa soglia. Vecchietti, invero, arciarzilli: ricordiamo i vari Pin, Farina, Agostinelli, Chiappin, Ocwirk, Skoglund, Cucchiaroni, gli slavi Veselinovic e Boskov
 
 
(come allenatore, tanti anni dopo fu alla guida della Samp che conquistò lo scudetto nel 90 – 91), il laterale Vicini (all’epoca relativamente giovane, che parecchi anni dopo divenne CT della nazionale). Grazie a loro, la formazione blucerchiata

mercoledì 25 novembre 2015

IL FIGLIO DI DIO

Agli albori del 900 il calcio italiano inizia a darsi una parvenza di tattica ed a stabilire in termini molto semplici le funzioni dei vari ruoli sul rettangolo di gioco.
L'interpretazione di questi ultimi è ovviamente un tantino grossolana, specialmente per quanto riguarda i compiti dei difensori, chiamati esclusivamente a spazzare l'area ed a marcare il diretto opponente, interpretando i primi rudimentali concetti di fuorigioco.
Dal 1909 però nelle giovanili del Milan inizia a brillare un giovane talento che, dopo aver fatto sue tali mansioni, le rivoluziona attraverso una nuova interpretazione del ruolo di terzino.
Il modo nel quale gioca Renzo De Vecchi è a dir poco "moderno", tanto da renderlo un vero e proprio precursore dei grandi difensori italiani che il mondo del calcio conoscerà negli anni a venire.
 
 
Inizialmente viene schierato coma ala sinistra, ma ben presto arretra il suo baricentro per giocare definitivamente come terzino di fascia sinistra.

mercoledì 18 novembre 2015

OLEG SALENKO

Il Mondiale ha la particolare capacità di consacrare definitivamente un grande campione o di far conoscere al grande pubblico qualche potenziale fuoriclasse.
La più importante competizione per nazionali talvolta mette in mostra però giocatori che solo nel mese di competizione mostrano un particolare talento o una temporanea quanto strabiliante abilità.
Molti giocatori conoscono al campionato del mondo una momentanea gloria, che pian piano svanisce e diventa anno dopo anno sempre più effimera.
I casi in questione sarebbero tanti, ma uno in particolare spicca su tutti, in virtù di una carriera decollata all’improvviso e precipitata dopo l’apice del Mondiale 1994.
Proprio negli USA Oleg Salenko si laurea capocannoniere del torneo, per poi perdersi tra problemi di vario tipo.




Il suo nome inizia a circolare all’indomani del Mondiale Under 20 del 1989, quando con la rappresentativa sovietica vince la classifica cannonieri con 5 reti, mettendosi in mostra come uno dei talenti più interessanti della sua annata.

martedì 10 novembre 2015

CHI MI DAI IN CAMBIO DI MARADONA?

Nel 1980 il Boca Juniors perfeziona l'acquisto di quello che per molti è il giocatore più forte di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Tale operazione si perfeziona al termine di una lunga trattativa, arrivata in porto battendo sul tempo altri blasonati club, desiderosi anch'essi di tesserare il futuro Pibe de Oro.
I dirigenti del Boca compiono un gravoso sacrificio economico, versando nelle casse dell'Argentinos Juniors 2 milioni di dollari, aggiungendovi il cartellino di ben 4 giocatori.
Se la cessione di Miguel Angel Bordon, Mario Zanabria e Carlos Damian Randazzo sembra passare in secondo piano, quella di Carlos Horacio Salinas getta nello sconforto più di un tifoso degli Xeneizes.
Infatti tale ottimo centrocampista è uno degli idoli della tifoseria della Bombonera, nonché del giovane Diego Armando Maradona e di suo padre Don Diego.


Nato a San Miguel de Tucuman nel 1954, Salinas cresce calcisticamente nel River Plate dove ha la possibilità di esordire in prima squadra nel 1974, disputando 12 partite nella stagione in questione.

mercoledì 4 novembre 2015

ALEN BOKSIC

Agli inizi degli anni '90 dal campionato francese emerge un giovane attaccante croato dotato di grandissima potenza e di purissima tecnica, in grado di far impazzire qualsiasi difesa e di essere altamente incisivo in zona gol.
Un tale talento non può passare inosservato agli occhi dei grandi club europei ed intorno a lui si scatena una vera e propria asta, dove le voci, vere o presunte, si susseguono giornaliere.
Nel 1993 tale talentuoso centravanti approda in Italia, per imporsi come uno degli attaccanti più completi e decisivi del campionato.
L'unica pecca di Alen Boksic è probabilmente la scarsa confidenza con la rete, in parte dovuta al grande lavoro da lui svolto in fase offensiva.


In patria cresce calcisticamente nell'Hajduk Spalato con il quale fa il suo esordio a soli diciassette anni, mettendosi in mostra come uno dei profili più interessanti dell'intero calcio slavo.